La storia è avvincente...Si tratta di un rapporto di amicizia tra due ragazzi
ebrei, David e Oskar, e un orsetto di peluche.
David è il primo a portare la
stella a sei punte sul petto e a dover partire con i suoi cari verso un campo
di concentramento, lasciando al suo amico Oskar l’orsetto che ha ricevuto in
regalo per il suo compleanno. Sotto i bombardamenti Otto salta in aria; un
soldato americano lo prende tra le braccia…Uno sparo e l’orsetto attutisce un
colpo che altrimenti risulterebbe letale. Diventa un eroe e finisce sui
giornali.
Il soldato Charlie, tornato in America, lo regala alla figlia, ma un giorno finisce in mano a dei ragazzacci , che lo buttano in un bidone della spazzatura. Una vecchia signora lo raccoglie e lo porta da un rigattiere. David lo riconosce e lo compra; chiama Oskar e finalmente, dopo tante peripezie, i tre amici si ritrovano.Questa è una storia davvero esemplare, che i bambini hanno apprezzato, affezionandosi all’orsetto protagonista e ai ragazzi ebrei. Dopo la lettura animata del libro, in classe si è avviata una conversazione e gli alunni hanno focalizzato la loro attenzione sulla parte del testo in cui Otto dice, a proposito della stella con la scritta ”ebreo”: “ Tutti dovevano vedere che David era diverso. Ma gli uomini non sono tutti uguali? Noi tre non capivamo più il mondo”. Successivamente, hanno completato un testo bucato e hanno realizzato un lap book. Hanno, inoltre, ideato un acrostico e hanno scritto una letterina a Otto, con riflessioni personali sulla triste storia degli ebrei. Un piccolo eroe di peluche è riuscito a farli riflettere sulla guerra, sull’odio razziale e sul valore dell’amicizia. Aprire un libro è davvero come scoprire in uno scrigno un tesoro, fatto non solo di parole, ma anche di esperienze, di storia, di VITA! E in questo caso ha aiutato dei bambini di scuola primaria a “far memoria”, mantenendo viva la speranza.
Il soldato Charlie, tornato in America, lo regala alla figlia, ma un giorno finisce in mano a dei ragazzacci , che lo buttano in un bidone della spazzatura. Una vecchia signora lo raccoglie e lo porta da un rigattiere. David lo riconosce e lo compra; chiama Oskar e finalmente, dopo tante peripezie, i tre amici si ritrovano.Questa è una storia davvero esemplare, che i bambini hanno apprezzato, affezionandosi all’orsetto protagonista e ai ragazzi ebrei. Dopo la lettura animata del libro, in classe si è avviata una conversazione e gli alunni hanno focalizzato la loro attenzione sulla parte del testo in cui Otto dice, a proposito della stella con la scritta ”ebreo”: “ Tutti dovevano vedere che David era diverso. Ma gli uomini non sono tutti uguali? Noi tre non capivamo più il mondo”. Successivamente, hanno completato un testo bucato e hanno realizzato un lap book. Hanno, inoltre, ideato un acrostico e hanno scritto una letterina a Otto, con riflessioni personali sulla triste storia degli ebrei. Un piccolo eroe di peluche è riuscito a farli riflettere sulla guerra, sull’odio razziale e sul valore dell’amicizia. Aprire un libro è davvero come scoprire in uno scrigno un tesoro, fatto non solo di parole, ma anche di esperienze, di storia, di VITA! E in questo caso ha aiutato dei bambini di scuola primaria a “far memoria”, mantenendo viva la speranza.
Nessun commento:
Posta un commento